Diabete di Tipo 2: Guida Completa per Studenti e Medici
- Doc On Call
- 4 mag
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Introduzione
Il diabete mellito di tipo 2 (DM2) è una malattia metabolica cronica in forte aumento in tutto il mondo. È caratterizzata da una combinazione di insulino-resistenza e disfunzione delle
cellule β pancreatiche.
Si manifesta tipicamente in età adulta, ma è sempre più frequente anche in adolescenti e giovani adulti.
Fisiopatologia
📌 Insulino-resistenzaI tessuti periferici (muscolo, fegato, tessuto adiposo) rispondono meno all’insulina, con ridotto assorbimento del glucosio e maggiore produzione epatica.
📌 Deficit β-cellulareLe cellule β del pancreas non riescono a compensare la crescente richiesta di insulina, portando a una iperglicemia progressiva.
📌 “Ominous Octet” (DeFronzo, 2009)Gli organi coinvolti nella patogenesi del DM2 sono:
Fegato
Muscoli
Tessuto adiposo
Cellule β
Cellule α
Reni
Intestino (incretine)
Cervello (regolazione dell’appetito)
Diagnosi
Criteri diagnostici (ADA 2024)
Glicemia a digiuno ≥ 126 mg/dL
Glicemia a 2 ore dopo OGTT ≥ 200 mg/dL
HbA1c ≥ 6.5%
Glicemia random ≥ 200 mg/dL in presenza di sintomi classici (poliuria, polidipsia, perdita di peso)
✅ La diagnosi va confermata se il paziente è asintomatico.
Fattori di Rischio
Obesità viscerale (BMI ≥ 30)
Sedentarietà
Familiarità per diabete
Ipertensione
Dislipidemia (HDL basso, trigliceridi alti)
Diabete gestazionale pregresso
Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS)
Complicanze
🩸 Microvascolari
Retinopatia diabetica
Nefropatia diabetica
Neuropatia periferica e autonomica
❤️ Macrovascolari
Cardiopatia ischemica
Ictus cerebrale
Arteriopatia periferica
Trattamento
🥗 Stile di vita
Dieta ipocalorica personalizzata
Attività fisica regolare (≥150 minuti/settimana)
Calo ponderale
Sospensione del fumo
Farmaci principali (da personalizzare in base al paziente)
Metformina (Biguanidi) – primo approccio, utile anche per il calo ponderale
Sulfaniluree – aumentano secrezione insulinica, ma rischio di ipoglicemia
Inibitori DPP-4 – aumentano incretine, neutri su peso
Agonisti GLP-1 – molto efficaci sul peso e sulla protezione cardiovascolare
Inibitori SGLT-2 – riducono la glicemia via renale, protezione cardio-renale
Insulina – usata in fase avanzata o in scompenso acuto
La terapia deve essere individualizzata in base a età, comorbidità, funzione renale, rischio cardiovascolare e preferenze del paziente.
Follow-up e Prevenzione
Monitoraggio dell’HbA1c ogni 3-6 mesi
Controllo di pressione arteriosa, lipidi, funzione renale
Screening periodico per retinopatia, nefropatia, neuropatia
Interventi precoci nei soggetti con prediabete (prevenzione primaria)
Conclusioni
Il diabete di tipo 2 è una patologia cronica complessa che richiede un approccio integrato. L’educazione terapeutica, l’adozione di uno stile di vita sano e l’uso mirato delle terapie farmacologiche possono migliorare notevolmente la prognosi e la qualità di vita dei pazienti.
