Cistite comunitaria: diagnosi e trattamento secondo le linee guida 2025 – Doc On Call 24h
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Introduzione
La cistite comunitaria è una delle infezioni batteriche più comuni nella pratica clinica territoriale. Colpisce prevalentemente le donne in età fertile ed è causa di numerose prescrizioni antibiotiche, spesso inappropriate.Un approccio evidence-based, in linea con le linee guida EAU 2025, è fondamentale per ridurre il rischio di recidiva e contrastare l’aumento delle resistenze antimicrobiche.
Epidemiologia
Oltre il 50% delle donne presenta almeno un episodio di cistite nel corso della vita.
Escherichia coli è responsabile del 70–90% dei casi, seguito da Klebsiella spp., Proteus mirabilis, e Staphylococcus saprophyticus.
Le recidive si manifestano nel 25% dei casi entro sei mesi dal primo episodio.
Quadro clinico tipico
La cistite acuta non complicata si manifesta con:
Disuria, pollachiuria, urgenza minzionale
Dolore o peso sovrapubico
Urine torbide o maleodoranti
Assenza di febbre >38°C o dolore lombare (che suggeriscono invece pielonefrite)
Diagnosi
1. Anamnesi e sintomi
Indagare abitudini, rapporti sessuali recenti, uso di spermicidi o diaframmi, fase post-menopausale.
2. Esame urine con stick
Leucociti e nitriti positivi → alta sensibilità diagnostica (80–90%).
3. Urinocoltura
Raccomandata in caso di:
Recidive (>3 episodi/anno)
Gravidanza
Diabete
Fallimento terapeutico
Sospetta infezione complicata o resistente
Terapia empirica raccomandata (EAU 2025)
Trattamento di prima linea:
Fosfomicina trometamolo 3 g in monodose
Nitrofurantoina 100 mg x2/die per 5 giorni
Pivmecillinam 400 mg x3/die per 3–5 giorni (dove disponibile)
Alternative:
TMP-SMX solo se la resistenza territoriale <20%.
Fluorochinoloni: evitare nelle forme non complicate.
Analgesia:
Ibuprofene 400–600 mg o paracetamolo 1 g al bisogno per sintomatologia dolorosa.
Gestione delle recidive
1. Identificazione dei fattori predisponenti
Rapporti sessuali frequenti
Uso di spermicidi o diaframmi
Deficit estrogenico post-menopausa
Scarsa idratazione
2. Strategie preventive
Profilassi antibiotica post-coitale o intermittente
D-mannosio o probiotici vaginali
Estrogeni locali nelle donne in post-menopausa
Educazione comportamentale: svuotare la vescica dopo i rapporti, aumentare l’apporto idrico, evitare ritardi minzionali.
Follow-up
Nei casi non complicati, la sintomatologia si risolve entro 48–72 ore.
Persistenza dei sintomi → eseguire urinocoltura di controllo e rivalutare la terapia.
Rivalutare immediatamente se compaiono febbre, dolore lombare o ematuria marcata.
Conclusioni
La cistite comunitaria è una patologia di alta prevalenza ma di facile gestione se affrontata con criteri clinici e razionali.L’utilizzo corretto dell’antibiotico, la valutazione dei fattori di rischio e la prevenzione delle recidive rappresentano i pilastri di un approccio moderno e sostenibile.
Doc On Call 24h supporta i medici nella gestione delle infezioni comunitarie attraverso consulenze cliniche rapide, aggiornate e basate sulle più recenti evidenze scientifiche.
