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Febbre del Nilo Occidentale (West Nile Virus): Inquadramento Clinico per il Medico Territoriale

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    Doc On Call
  • 2 ago
  • Tempo di lettura: 2 min

Introduzione

La Febbre del Nilo Occidentale (West Nile Fever, WNF) è una zoonosi virale causata da un Flavivirus a RNA, trasmesso principalmente da zanzare del genere Culex. Endemica in Africa, Medio Oriente, Asia occidentale e Europa meridionale, la malattia rappresenta un'importante sfida per il medico di medicina generale, soprattutto durante i mesi estivi e in contesti a rischio (es. aree rurali o umide).


Epidemiologia

  • Italia: I primi casi autoctoni risalgono al 2008; oggi il virus è stabilmente endemico in diverse regioni italiane (soprattutto Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia).

  • Ciclo di trasmissione: Uccelli migratori → zanzare → uomo/cavallo (ospiti accidentali).

  • Periodo di rischio: giugno-ottobre, con picco tra luglio e settembre.


Quadro Clinico

1. Forme Asintomatiche (≈80%)

La maggior parte delle infezioni decorre senza sintomi e passa inosservata.

2. Febbre del Nilo (≈20%)

  • Febbricola o febbre elevata

  • Cefalea

  • Mialgie, artralgie

  • Rash maculo-papulare (soprattutto su tronco e arti inferiori)

  • Linfoadenopatia

  • Astenia prolungata

3. Malattia Neuroinvasiva (<1%)

Più frequente >60 anni, immunocompromessi:

  • Meningite

  • Encefalite (alterazioni del sensorio, disartria, atassia, tremori)

  • Paralisi flaccida acuta (simil-poliomielitica)


Diagnosi

Sospetto clinico: in presenza di sintomi febbrili acuti estivi senza causa apparente, specie in aree endemiche.


Esami diagnostici:

  • Sierologia IgM/IgG (ELISA) → su sangue o liquor

  • PCR → su sangue/CSF in fase precoce

  • Esclusione differenziale: dengue, chikungunya, COVID-19, leptospirosi, meningiti batteriche


Segnalazione obbligatoria

La malattia è a notifica obbligatoria in Italia (classe II).


Terapia

Non esistono antivirali specifici.Il trattamento è sintomatico e di supporto:

  • Antipiretici, analgesici

  • Idratazione

  • Monitoraggio neurologico

  • Ricovero in caso di forme neuroinvasive o pazienti fragili


Prevenzione

  • No vaccino disponibile per uso umano.

  • Prevenzione primaria: controllo delle zanzare, protezione individuale (repellenti, zanzariere, indumenti lunghi).

  • Screening donatori di sangue/organi in aree a rischio durante i mesi estivi.


Implicazioni per la pratica clinica

  • Pensare al WNV in ogni febbre estiva con rash, astenia marcata o coinvolgimento neurologico, anche in assenza di viaggi.

  • Segnalare i casi sospetti alle autorità sanitarie.

  • Educare i pazienti ad adottare misure preventive, specialmente se anziani o immunodepressi.


Bibliografia essenziale

  1. Istituto Superiore di Sanità (ISS). Sorveglianza West Nile Virus in Italia.

  2. CDC – Centers for Disease Control and Prevention. West Nile Virus Overview.

  3. ECDC – European Centre for Disease Prevention and Control. Epidemiological update: West Nile virus transmission season in Europe.



Febbre del Nilo - West Nile
Febbre del Nilo - West Nile


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