La fiaba del Fegatino e la foresta del corpo
- Doc On Call
- 7 giorni fa
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C’era una volta, in un grande regno chiamato Corpo Umano, un piccolo lavoratore instancabile di nome Fegatino. Era uno degli organi più importanti del regno e viveva nella parte alta dell’addome. Il suo lavoro era prezioso: puliva il sangue, produceva sostanze utili, dava energia e aiutava il corpo a stare bene.
Fegatino era felice del suo ruolo. Ogni giorno filtrava sostanze, eliminava veleni e dava forza al re Corpo. Ma un giorno, tutto cominciò a cambiare…
L’oscuro nemico
Nel regno iniziarono ad arrivare dei nemici. Alcuni erano virus, come l’epatite B e C, altri si chiamavano Alcol, Zucchero in eccesso e Grassi cattivi. Alcuni, ancora più insidiosi, erano Malattie Autoimmuni, che confondevano gli alleati e attaccavano lo stesso Fegatino.
All’inizio, Fegatino combatteva coraggiosamente, ma con il tempo, il nemico gli faceva sempre più male. Le sue cellule, una a una, venivano sostituite da cicatrici. Non erano più morbide e utili, ma dure e inutili. Era iniziata una trasformazione: la cirrosi epatica.
La foresta che cambia
Prima, il fegato era una foresta verde e viva. Ma ora, con tutte queste cicatrici, la foresta diventava secca e spezzata. Gli animali – cioè le cellule – non riuscivano più a vivere in pace. I fiumi del sangue che scorrevano liberamente ora erano bloccati. Tutto si fermava.
Fegatino diventava sempre più debole. Non riusciva più a fare bene il suo lavoro. E così, nel regno del Corpo, cominciarono i problemi.
I segnali del regno
I messaggeri del regno notarono alcune cose strane:
- Il re Corpo era sempre stanco
- C’era spesso gonfiore alla pancia (ascite)
- La pelle diventava gialla
- A volte compariva confusione
- Il sangue cominciava a scorrere male
I dottori, i saggi del regno, iniziarono a fare dei controlli. Guardarono il sangue, usarono macchine magiche (come l’ecografia e il Fibroscan) e a volte prendevano un piccolo pezzettino di Fegatino per capire quanto fosse malato.
La speranza
Per fortuna, c’erano delle cure.
Se il nemico era un virus, c’erano antivirali.
Se il problema era Alcol, bisognava smettere completamente di berlo.
Se il nemico era zucchero e grassi, allora serviva mangiare bene, muoversi, e curare il diabete.
Si potevano usare farmaci speciali per aiutare Fegatino.
Nei casi gravi, si poteva fare un trapianto di fegato.
Il lieto fine
La fiaba non finisce sempre male. Se si scopre la cirrosi in tempo e si cambiano le abitudini, Fegatino può ancora vivere a lungo e fare felice tutto il regno.
E così, il re Corpo imparò a prendersi cura di lui, e da quel giorno in poi, insegnò a tutti a volere bene al proprio fegato… prima che fosse troppo tardi.
