La Grande Avventura dei Polmoni: la Storia della Polmonite Comunitaria
- Doc On Call
- 7 apr
- Tempo di lettura: 3 min
C’era una volta un meraviglioso regno nascosto dentro ogni essere umano: si chiamava Regno del Respiro. In questo regno vivevano due fratelli gemelli molto laboriosi, Polmo e Nite, i polmoni.
Ogni giorno, senza mai fermarsi, Polmo e Nite aspiravano l’Aria Buona dal mondo esterno e la portavano in tutto il corpo. Insieme a loro c’erano anche i piccoli aiutanti Alveoli, sacchette minuscole che facevano scambi preziosi: ossigeno dentro, anidride carbonica fuori. Tutto era in equilibrio.
Ma un giorno…
…qualcosa disturbò quella pace. Dall’esterno arrivarono creature invisibili: i Microrganismi, spiriti minuscoli e capricciosi che vivevano nell’aria, sulle mani, sulle superfici. Alcuni erano semplici e innocui, ma altri no.C’erano:
Sir Pneumococco, un cavaliere batterico temuto e abile a nascondersi.
Madame Influenza, elegante ma pericolosa, amante degli inverni.
Il Clan dei Micoplasmi, piccoli e astuti, ma difficili da vedere.
E il famigerato Legionella, che si nascondeva nei vapori delle docce e nelle fontane delle città.
Questi esseri riuscirono ad entrare nel regno di Polmo e Nite, sfruttando un momento di debolezza: magari un corpo stanco, una difesa immunitaria bassa, o solo un colpo di vento in una giornata fredda.
La battaglia
Gli invasori iniziarono a moltiplicarsi nei polmoni. Gli Alveoli si riempirono di liquido e muco. Polmo e Nite, che prima soffiavano come flauti, ora rantolavano come organetti rotti. Il respiro diventava corto, faticoso.Arrivarono i primi segnali di allarme:
Febbre come un fuoco nel castello centrale,
Tosse, come tamburi di guerra,
Brividi, che scuotevano le mura del regno,
E nei casi più gravi, confusione e affanno.
Il cervello, custode del sapere, mandò un messaggero al saggio Dottor Diagnostik, che abitava nelle torri più alte della scienza.
Il responso del saggio
Dottor Diagnostik osservò il corpo con strumenti magici: lo stetoscopio, per sentire i sussurri nei polmoni, e la radiografia, che rivelò zone d’ombra — segno che il regno era invaso.
“È una Polmonite Comunitaria,” disse solennemente, “una battaglia combattuta al di fuori delle mura ospedaliere, ma non per questo meno seria.”
Allora, fu chiamato il potente mago Antibiotix, il cui potere era efficace contro i batteri come Sir Pneumococco e i suoi amici.Ma contro Madame Influenza o gli altri spiriti virali, ci voleva il consiglio della Fata Immunità e, talvolta, il soccorso di erbe speciali, riposo, e pozioni antivirali.
Il Campo di Battaglia
Non tutti i casi erano uguali. Per alcuni bastava restare a casa, curarsi, bere brodi e prendere le medicine.Per altri, più fragili — anziani, bambini, o chi aveva cuori o polmoni già stanchi — serviva l’aiuto del castello ospedaliero, con flebo, ossigeno e assistenza giorno e notte.
A volte, i nemici erano così forti da provocare:
Versamenti pleurici, cioè laghi d’acqua nei pressi dei polmoni,
Ascessi, vere e proprie tane infette,
O addirittura la temuta sepsi, che mandava in tilt tutto il regno.
La Rinascita
Quando le cure venivano seguite con costanza e pazienza, il regno piano piano guariva. I polmoni tornavano a respirare, gli Alveoli a scambiare, la febbre si spegneva come una candela. Il corpo tornava a vivere.
Ma la Regina Prevenzione, che governava con saggezza, parlò così al popolo:
“Ricordate, sudditi: questa guerra può essere evitata! Fate il vaccino contro il Pneumococco, proteggetevi dall’Influenza, lavate le mani, copritevi bene, e curate sempre i vostri malanni prima che diventino mostri.”
E così, ogni anno, il Regno del Respiro imparò a difendersi meglio. I bambini, gli adulti e gli anziani impararono a riconoscere i segni dell’attacco e a chiedere aiuto in tempo.E i nostri eroi, Polmo e Nite, vissero per sempre... inspirando gioia ed espirando salute.
Fine.
