Le Malattie Allergiche: Fisiopatologia, Diagnosi e Approccio Terapeutico
- Doc On Call
- 30 mar
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Le allergie: fisiopatologia, diagnosi e approccio terapeutico
Le allergie rappresentano un gruppo eterogeneo di patologie immunomediate, caratterizzate da una risposta eccessiva o inappropriata del sistema immunitario nei confronti di antigeni ambientali generalmente innocui, denominati allergeni.Queste condizioni sono in costante aumento nei Paesi industrializzati e comprendono manifestazioni cliniche che spaziano dalla rinite allergica all'anafilassi, con significative implicazioni cliniche, sociali ed economiche.
Immunopatogenesi delle reazioni allergiche
Secondo la classificazione di Gell e Coombs, le allergie si inquadrano principalmente tra le reazioni di ipersensibilità di tipo I (immediata), mediate da immunoglobuline E (IgE).Tuttavia, alcune manifestazioni cliniche possono coinvolgere anche meccanismi di tipo II (citotossico), III (da immunocomplessi) e IV (ritardato, cellulo-mediato).
Nelle reazioni di tipo I, l'esposizione iniziale all'allergene induce la produzione di IgE specifiche da parte dei linfociti B, sotto l'influenza dei linfociti T helper di tipo 2 (Th2).Queste IgE si legano ai recettori ad alta affinità presenti sui mastociti e sui basofili, sensibilizzandoli.Al successivo contatto con lo stesso allergene, si verifica la degranulazione di queste cellule, con rilascio di mediatori come istamina, prostaglandine e leucotrieni, responsabili della sintomatologia clinica.
Fattori di rischio ed epidemiologia
L'eziologia delle allergie è multifattoriale, con un'importante componente genetica e ambientale.L'aumentata esposizione ad allergeni, inquinanti atmosferici e modificazioni della dieta e del microbiota intestinale sono tra i principali fattori implicati.
Studi epidemiologici hanno evidenziato un incremento progressivo della prevalenza delle malattie allergiche, specialmente nei Paesi industrializzati.Le condizioni più comuni includono la rinite allergica, l'asma bronchiale, la dermatite atopica e le allergie alimentari.
Manifestazioni cliniche
Le malattie allergiche si manifestano con quadri clinici differenti, a seconda del tipo di allergene e dell’organo bersaglio coinvolto.Le principali forme cliniche sono:
Rinite allergica: infiammazione della mucosa nasale con sintomi come rinorrea, prurito, starnuti e ostruzione nasale.
Asma bronchiale allergico: infiammazione cronica delle vie aeree, iperreattività bronchiale e ostruzione reversibile al flusso aereo, spesso scatenata da allergeni inalanti.
Dermatite atopica: eczema pruriginoso, cronico e recidivante, tipicamente associato a cute secca e suscettibile a sovrainfezioni.
Allergie alimentari: reazioni avverse a specifici alimenti, mediate da meccanismi immunologici, con sintomi che possono variare da disturbi gastrointestinali a manifestazioni sistemiche.
Anafilassi: reazione allergica grave, sistemica, a rapida insorgenza e potenzialmente letale, che richiede trattamento medico immediato.
Diagnosi
La diagnosi delle allergie si basa su:
Anamnesi dettagliata e corretta interpretazione dei sintomi in relazione all’esposizione ad allergeni.
Test cutanei (prick test), rapidi e sensibili per identificare specifiche sensibilizzazioni.
Dosaggio delle IgE specifiche nel siero.
Test di provocazione, utilizzati in contesti controllati per confermare la diagnosi in caso di risultati incerti.
Trattamento e gestione
L’approccio terapeutico alle allergie si articola su tre principali livelli:
Evitamento dell’allergene: quando possibile, rappresenta la strategia primaria.
Terapia farmacologica: include antistaminici, corticosteroidi topici o sistemici, decongestionanti, antagonisti dei leucotrieni e broncodilatatori per l’asma.
Immunoterapia allergene-specifica (AIT): somministrazione controllata e progressiva dell’allergene al fine di indurre tolleranza immunologica. È indicata nei casi di allergie respiratorie (pollini, acari, peli animali) e per l’ipersensibilità al veleno di imenotteri.
Conclusioni
Le malattie allergiche rappresentano una sfida rilevante per il medico moderno.La crescente prevalenza, l’impatto sulla qualità di vita e la complessità nella gestione richiedono un approccio multidisciplinare basato su una corretta diagnosi, educazione del paziente e strategie terapeutiche personalizzate.L’aggiornamento continuo sulla fisiopatologia e sui nuovi approcci terapeutici è fondamentale per garantire una gestione efficace e basata sull’evidenza.
